LUIGI LORENZI:
NATURA, ANIMA DEL' ARTE

Quando un uomo, malgrado le lusinghe del mondo che lo circonda, riesce a non farsi sedurre e rimane fedele ai luoghi dove è nato, vuol dire che questi fanno veramente parte della sua vita, che gli sono neccessari. Quando poi quest' uomo è un artista, uno scultore in particolare, ancor più importante è "studiare", attraverso le sue opere, la simbiosi che vi è fra lui e l' aria che respira, il paesaggio che lo circonda.
Luigi Lorenzi è nato in un paesino dell' Appennino Modenese (Pianorso) e vive e lavora in un altro paesino dello stesso Appennino, Serramazzoni. Il suo esordio come artista è una risposta alla natura che lo invita a plasmarla. Le sue prime esperienze sono riconducibili al più banale degli interventi: prendere una pietra, un sasso, un tronco e renderlo "altro". Inizialmente, l' intervento creativo era più "rispettoso" nei confronti della natura. Con il tempo Lorenzi impone la sua personalità, i suoi studi, le sue preferenze, gli artisti che studia e ama, che più l' attraggono nella ricerca stilistica: i maestri che hanno fatto l' arte del novecento. Non facciamo nomi, perchè ogni accostamento sarebbe gratuito. Lorenzi si muove in quell' astrazione delle forme che, a volte ricercate dalla sua creatività intellettuale, sono quasi sempre imposte dalla natura stessa; è la natura che fa restare nell' opera compiuta una vita interiore, che fa vibrare tutti i secoli che hanno permesso ad una pietra di giungere ai nostri giorni o ad un tronco di prendere la forma che incanta un artista. Quante volte ci siamo soffermati a guardare nel greto di un fiume, pietre dalle sagome straordinarie o in un uliveto le forme umane di molti alberi?
Lorenzi, con la sua arte, evidenzia l' importanza della natura nella "costruzione" artistica del mondo. Un lavoro lungo e appassionato, il suo, perchè, come mi spiegava un grande scultore, l' opera di un artista in questo settore specifico è "togliere", mai aggiungere; cioè raggiungere la purezza della forma, idealizzarla. Lorenzi arriva a questa perfezione creativa. Le sue sculture raggiungono la purezza visiva. Le linee che idealmente egli traccia su di un legno o una pietra all' inizio del suo lavoro, portano ad un preciso punto che anela alla trascendenza, tendono a quella purificazione del materiale che non può stare che in alto, conducono verso quel "quid" misterioso che un artista sa raggiungere.
Luigi Lorenzi, scultore ma anche grafico e pittore, con gli anni è riuscito ad affermarsi e ad essere apprezzato come uno dei più promettenti artisti non solo dai collezionisti ma anche dai critici più sensibili alle nuove realtà dell' arte italiana. E Luigi Lorenzi resta nel suo paesino fra i boschi dell' Appennino dove la natura gli fa ancora da maestra.

Milano, gennaio 1996

Antonio Carbè

 
     
   
     
 
 

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